Privo di qualcosa di superiore a se stesso, di un Super-Io, l’Io è diventato esso stesso Super e non conosce nulla di superiore a se stesso. Senza un Dio, l’Io è diventato Dio: il Dio Io. E ognuno si canta il suo Me Deum. Il risultato? Non la perfetta liberazione, meno che mai la perfetta felicità, ma un’altra, altrettanto dolorosa, prigionia. Peggiore o migliore della precedente? Non so, di certo si tratta allo stesso modo di una prigionia. Il Dio del passato non può e non deve ritornare. Il Dio del presente a forma di Io è un incubo ogni giorno più aggressivo. Il Dio del futuro non ha ancora mandato segnali di sé. E noi, qui e ora, divorati dalla nostra cupiditas senza limiti, siamo in trappola. (da Vito Mancuso, Non ti manchi mai la gioia, pag. 69)
GeniToRi iNsuFFicienTemenTe bUONi di Cristina Masti
In una società dove da decenni si assiste alla graduale frantumazione dei legami tradizionali facendo emergere le tante difficoltà inerenti